18Mar

"Bassa Marea"

di Roberto Russo

dal 18 Marzo  al 3 aprile, ad Artificio  "Bassa Marea", dramma di Roberto Russo portato in scena da Fabrizio Bancale. Con Evelina Nazzari e Gaia Riposati.

ARTETECA

presenta

Evelina Nazzari                        Gaia Riposati

in

BASSA MAREA

di Roberto Russo

regia

Fabrizio Bancale

 

scene da opere di

Pizzi Cannella

allestimento scenico

Angelo Cortese

aiuto regia Flaminia Chizzola

aiuto scenografo Bruno

ufficio stampa Cecilia Riposati

18 marzo - 3 aprile 2011

ARTIFICIO

Vicolo della Campanella, 4 00186 ROMA

 

BASSA MAREA

Artificio ospita in prima assoluta  Bassa Marea, dramma  di Roberto Russo portato in scena da Fabrizio Bancale. Sul palco, le due attrici Evelina Nazzari e Gaia Riposati, una madre ed una figlia,  si incontrano/scontrano  nella loro abitazione per distruggersi. Le  quattro mura, anch’esse protagoniste della scena, sono rese vibranti dalle suggestioni dell’atmosfera rievocativa e  sfumata delle opere di Pizzi Cannella che le ha concepite

 

Il disagio, la solitudine. Due donne.

Al centro della scena una clessidra che sembra scandire le ore a ritroso nel tempo. E una televisione. Come in un gioco delle parti, il mondo reale e quello televisivo si osservano, si specchiano, fino ad assomigliarsi sempre di più: volgarità, abbrutimento, sono i nuovi invincibili virus che contagiano tutti, trasformando la realtà nella più becera fiction televisiva. Senza alcun antidoto. Non resta che adeguarsi all’orrore quotidiano, o provare a rifugiarsi in un mondo altro, fatto di immaginazione, fantasia… delirio, follia. E così, quel disagio e quella solitudine si amplificano, si ingrassano, fino a partorire mostri. Violenti, sanguinari. Comincia così un gioco al massacro che ha come unico obiettivo la propria sopravvivenza e l’altrui distruzione, come in una giungla, come in una telenovela televisiva, come su uno scranno parlamentare. 

 

Dice l’autore  “Tutto ciò che appare nella storia delle due donne e nella vicenda che raccontano è innaturalmente “basso”: basse le aspirazioni, i pensieri, i discorsi. “Basso”, bassissimo, quasi inesistente, è il rumore dell’esterno. E’ come se le due donne si trovassero in un’affollatissima strada lungo la quale, però, nessuno parla e nessuno le guarda. E, come a volte accade nella realtà e, soprattutto, nella cronaca che conosciamo tramite tv e giornali, può verificarsi che un qualsiasi accadimento minimo, che in un ambito più ampio sarebbe stato appena avvertito, in uno spazio più piccolo e soffocante, produca un’eco amplificata, insopportabile e reazioni imprevedibili.”

 

Dalle note di regia “La disperata esistenza delle due donne non solo annienta ogni speranza di futuro, ma di più, cancella anche ogni ricordo, relegando la memoria in un angolo nascosto: non contano i fatti che sono realmente accaduti, ma solo quelli che oggi possono essere utilizzati come strumenti di offesa, di aggressione. Oltre al bene, scompare il bello, l’arte.

All’interno di una scenografia essenziale, che utilizza sensazioni derivanti dalle riproduzioni delle opere di Pizzi Cannella, la vicenda delle due donne si articola attraverso un contatto diretto col pubblico, volontario spettatore della tragedia, ma al tempo stesso inconsapevole protagonista di quella stessa vita reale che ha emarginato le due donne, fino a condurle alla disperazione. Che è la disperazione dei nostri tempi.”

“Abbandoni, violenze… incesti. Antichi rancori, ripicche: è un continuo rinfacciarsi, vomitarsi addosso colpe, al solo scopo di giustificare le loro esistenze emarginate. Di animali feriti. Di donne sole.”

Da venerdì 18 Marzo a domenica 3 Aprile

dal mercoledì al sabato ore 21 e la domenica ore 18

Prenotazione consigliata

Biglietto intero € 10

Biglietto ridotto € 7

Quota associativa Teatraktys Artificio per il 2011 €5

Artificio - Vicolo della Campanella, 4 - Roma

Info: 06 96847559

Ufficio Stampa: Cecilia Riposati  392 2299666



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