08Mag

"Concerto a sei voci"

dall'8 al 10 maggio

Oriente e Occidente, alba e tramonto. Cattolicesimo e buddismo, zenit e nadir. Meditazione zen e analisi, sake e birra, sushi e bistecca. Due mondi paralleli che scorrono all’infinito, senza incontrarsi mai. Eppure a volte questi due mondi si cercano, lanciano dei segnali.
da martedì 8 a giovedì 10 maggio

CONCERTO A SEI VOCI


Il Sol levante di Sakamoto - parole e musica


LORENZO APICELLA – arrangiamenti e pianoforte
FRANCESCA FUSCO – voce
LUIGI TRESCA – sassofono
ADRIANO MATCOVICH – contrabbasso
 
reading di GAIA RIPOSATI e MASSIMO DI LEO
mise en espace di FABRIZIO BANCALE


concerto a sei voci


Riescono addirittura a suggestionarsi l’un l’altro, a contaminarsi: tradizioni che si incontrano nella loro diversità, modernità che si sviluppano su influenze altre.
È ciò che accade nella musica di Ryuichi Sakamoto, musicista giapponese, ma già patrimonio dell’intera umanità, tra i primi a fondere musica etnica orientale con sonorità elettroniche occidentali. Come negli scritti di autori del calibro di Yukio Mishima e Banana Yoshimoto, che pur affondando le radici nella millenaria tradizione nipponica, raggiungono culture diverse e con esse si fondono dando vita ad una letteratura universale.
Così, partendo dalla musica etnica, Sakamoto collabora con diversi artisti occidentali (David Sylvian, Iggy Pop, Caetano Veloso, Youssou N’Dour) e incide un disco "CASA" dedicato integralmente ad un genio della musica brasiliana, anzi mondiale: Antonio Carlos Jobim.
Nella sua eclettica attività, scrive alcune delle più belle colonne sonore della storia del cinema, da quella di “Furyo”, a quella de “Il te nel deserto”, e de “L’ultimo imperatore” del nostro Bernardo Bertolucci, (per la quale ha vinto il premio Oscar), fino a “Tacchi a spillo” di Pedro Almodovar.
E saranno proprio i brani di Sakamoto, alcuni famosissimi come “Forbidden Colours” cantata da David Sylvian, ad accompagnare parole e versi della tradizione letteraria giapponese. Dagli arcaici Tanka raccolti nell’antologia Manyoshu, agli Haiku di Matsuo Basho, componimenti non privi di un'ingenuità dal sapore antico e di estrema delicatezza, fino alle pagine sferzanti degli autori contemporanei del Sol levante.   

CONCERTO A SEI VOCI


dal 8 al 10 maggio 2012da martedì a giovedì ore 21
ARTIFICIO
Vicolo della Campanella, 4 - Roma
Prenotazione consigliata – info e prenotazioni al numero 06 96847559
Biglietto intero € 10
Biglietto ridotto € 7
Quota associativa Teatraktys Artificio per il 2012 €5
Ufficio Stampa: Cecilia Riposati 392 2299666

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